Felis manul Pallas, 1776

Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Classe: Mammalia Linnaeus, 1758
Ordine: Carnivora Bowdich, 1821
Famiglia: Felidae Fischer von Waldheim, 1817
Genere: Felis Linnaeus, 1758
Italiano: Gatto di Pallas, Manul, Gatto delle steppe
English: Pallas' cat
Français: Chat de Pallas, Manul
Deutsch: Manul, Pallaskatze
Español: Manul
Specie e sottospecie
Felis manul ssp. ferruginea (Ognev 1928) (Iran, Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan, Afganistan, Pakistan) - Felis manul ssp. nigripecta (Hodgson, 1842) (Kashmir, Nepal, Tibet )
Descrizione
Il manul è lungo circa 60 centimetri, a cui se ne aggiungono altri 25 per la coda. Il pelo è di color ocra con delle strisce verticali, a volte non visibili essendo la pelliccia molto spessa. Il colore, comunque, cambia al variare delle stagioni: d'inverno, infatti, è più tendente al grigio e più uniforme. Il gatto di Pallas possiede molte caratteristiche che lo distinguono dagli altri Felini. Le zampe sono corte, la parte posteriore è piuttosto pronunciata e il pelo è molto lungo e spesso. Le orecchie, tonde e basse, fanno sì che il gatto di Pallas abbia un aspetto che, in qualche modo, ricorda quello di un gufo. Del resto, per via del suo muso piatto, il manul un tempo era creduto essere l'antenato del gatto persiano. Si tratta di un predatore notturno, che si ciba di roditori, pika e uccelli. A lungo cacciato per la sua pelliccia, attualmente è protetto in gran parte delle zone ove è diffuso. Dal momento che si ciba di animali spesso dannosi per l'agricoltura, è ritenuto un animale benefico. Tuttavia, i pesticidi utilizzati per i pika e i ratti possono risultare pericolosi anche per il manul.
Diffusione
Vive nelle steppe asiatiche fino a 4.000 metri di altitudine.
Sinonimi
= Otocolobus manul Pallas, 1776.
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Stato: United Nations (Geneva) |
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Data: 14/12/1994
Emissione: Felini selvatici Stato: Azerbaigian |
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Data: 05/09/2016
Emissione: W.W.F. Il Manul Stato: Azerbaigian |
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Stato: Tajikistan |
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